sabato 17 novembre 2012

ADOZIONI URGENTI


Due cagnoline  di giovane età cercano urgentemente casa. Eventualmente bravissime per la ricerca dei tartufi e per la caccia (anche se speriamo non vengano impiegate per questo). Contattateci al numero 3477035621

sabato 8 settembre 2012

False guardie zoofile

Recentemente ci hanno segnalato che si aggirano nella zona dell'alessandrino/tortonese dei personaggi maschili che si spacciano per guardie zoofile e protezione animali. I soggetti cercano di entrare in casa dei malcapitati anche in modo prepotente. Non hanno divise ne' tesserini di riconoscimento. Richiedono insistentemente i microchip ed i documenti dei cani per distrarre i proprietari mentre si aggirano per la casa e tentare il furto. A fronte di resistenza sono dotati di spray urticante che non esitano ad utilizzare. Ponete moltissima attenzione ed oltre a non farli entrare chiamate subito le forze dell'ordine. Noi VERE GUARDIE ZOOFILE ci identifichiamo sempre con il tesserino di riconoscimento rilasciato dal prefetto e divise di riconoscimento.

sabato 1 settembre 2012

sequestro di 4 cuccioli e una cagnolina

Il giorno 29 agosto 2012 si è reso necessario il sequestro giudiziario di un cane femmina di piccola taglia e di quattro cuccioli.
La cagnolina era legata a catena corta, costretta sotto il sole bollente di agosto per la maggior parte del giorno e spesso senz'acqua da bere, mentre i cuccioli erano chiusi in una gabbia di dimensioni inadeguate, spesso al sole e senza acqua.


Ora i cani si trovano al Canile Municipale di Tortona in attesa, speriamo in tempi rapidi, di dissequestro della Magistratura, così da poterli affidare a persone responsabili che ne facciano richiesta. 

venerdì 29 giugno 2012

il canile di Tortona affidato ad un privato


IL CANILE DI TORTONA AFFIDATO AD UN PRIVATO

Nonostante gli articoli di giornale spesso riportino vicende di mala gestione, sfruttamento e maltrattamento di animali rinchiusi in canili come lager. Con vivo stupore delle associazioni animaliste, il comune ha indetto l'appalto per l'affidamento del servizio cattura cani, gestione del canile municipale (canile sanitario e rifugio), raccolta spoglie mortali e soccorso animali d'affezione o feriti per Tortona ed i comuni convenzionati fino al 30 giugno 2015, gara che prevede l'aggiudicazione al massimo ribasso, avendo solo bene in mente, quale unico parametro di riferimento, il criterio del prezzo più basso. La gestione del canile municipale ora è in mano ad una società commerciale anziché un'associazione animalista, come era sempre stato finora. Alla gara hanno partecipato l'Enpa onlus- attuale gestore del canile, sin dagli anni settanta -, Arcadia onlus, la cooperativa Senape e la Adigest Srl, rimasta aggiudicataria in via provvisoria della gara. Enpa, quale attuale gestore del canile e conoscendo i veri costi da sostenere per il mantenimento e la cura dei cani, ha proposto un ribasso massimo del 2,50, notevolmente inferiore rispetto al ribasso proposto da Adigest pari al 30,17%. Se oggi il canile è diventato fiore all'occhiello sul territorio nazionale è solo per l'impegno costante dei volontari che, avendo a cuore la salute ed il benessere degli animali e senza alcun intento speculativo, sin dal 1976 hanno iniziato la loro attività di volontariato presso il vecchio macello in viale Piemonte, prodigandosi per salvare i cani smarriti o randagi. Vale la Pena ricordare che all'epoca le normative vigenti imponevano la soppressione dei cani dopo 15 giorni di permanenza se gli stessi non fossero stati reclamati dal proprietario. Sensibilizzando la pubblica amministrazione locale, i volontari riuscirono ad ottenere qualche box e a posticipare ad almeno un mese il periodo, decorso il quale i cani dovevano essere soppressi, adoperandosi per le adozioni ed aumentando il numero dei cani salvati. Quei volontari, attivi e tenaci, trovarono sostegno nell'Enpa. Il resto, è noto. Negli anni ottanta, il vecchio macello diventa canile municipale, con molti più box a disposizione. Negli anni novanta, il canile verrà affidato alI'Enpa con regolare convenzione. Successivamente, il 29 aprile 2007, Asmt e Regione inaugurano il nuovo canile, sempre a gestione Enpa.
Dal 2008, il canile viene raddoppiato e la capienza arriva a 180 cani. Nel febbraio 2009, Enpa è risultata aggiudicataria della gara d'appalto per la gestione.  L’opera dei nostri volontari è sempre stata attiva nell'occuparsi degli ospiti del canile e soprattutto nell'incrementare i fondi necessari per mantenere i cani. Il “progetto porte" volto a dotare ogni box di un minimo sistema di protezione dal freddo ha dato ottimi risultati, così come la creazione di un sistema di riscaldamento per l'inverno per i cani più anziani, cuccioli o malati. Nel tempo, il canile è diventato un parco piantumato a spese dell'Enpa ed è stata ampliata l'area di sgambamento per favorire il passeggio anche dei cani considerati "più difficili" attraverso l'acquisto di un terreno limitrofo. Tutto ciò, e molto altro ancora, grazie alle offerte ed alle raccolte fondi promosse dall'associazione, sempre con lo scopo di migliorare la qualità della vita dei cani ricoverati in canile e prodigandosi al massimo per le adozioni, tant'è che se nel 2009 i cani erano circa 140 oggi il numero è dimezzato, con orgoglio di tutta la sezione. Perciò, allo stato, l'Enpa di Tortona non può che esprimere le proprie perplessità sia in ordine alla gara svoltasi al massimo ribasso che dell'aggiudicazione ad una srl, rammaricarsi per la scelta del comune che denota solo l’interesse per una politica di contenimento dei costi, anziché per la qualità del servizio (finora) prestato.
Con l'occasione, Enpa ringrazia tutta l'amministrazione comunale ed in primo luogo il sindaco per aver cancellato in un attimo più di trent'anni di duro lavoro di decine e decine di volontari.    
Enpa Tortona

giovedì 10 maggio 2012

Guardie Zoofile dell'ENPA aggredite durante un controllo.

Guardie Zoofile dell'ENPA aggredite durante un controllo.

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Le Guardie Zoofile ENPA, durante un normale sopralluogo a Isola S. Antonio nel tortonese, per accertare le modalità di detenzione di alcuni cani, sono state minacciate da uno dei proprietari degli animali, che oltre al rifiuto di fornire le proprie generalità, ha strattonato una delle Guardie Zoofile sottraendole la macchina fotografica digitale e lanciandola in un terreno attiguo alla abitazione ne ha provocato un danneggiamento.
Un altro componente della famiglia giunto a casa ha deliberatamente tentato di investire con la propria auto un’altra delle Guardie , che trovandosi sulla strada di accesso alla abitazione, è riuscita fortunatamente ad evitare l’urto. L’uomo, sceso dall’auto, ha mantenuto un atteggiamento minaccioso proferendo vari epiteti e pretendendo la consegna dell’apparecchio fotografico. Le stesse Guardie, si sono allontanate richiedendo al 112 l’intervento dei Carabinieri che giunti sul luogo, hanno permesso che il controllo potesse riprendere in condizioni di sicurezza.
Purtroppo tali comportamenti violenti si stanno verificando più frequentemente negli ultimi tempi, e dimostrano il decadimento del rispetto nelle istituzioni per far prevalere l’illegalità.
Le persone coinvolte in questa vicenda sono già state segnalate alla Autorità Giudiziaria per i reati penali commessi a danno delle Guardie Zoofile.

mercoledì 29 febbraio 2012

Referendum sulla caccia in Piemonte, si vota domenica 3 giugno

In Piemonte il 3 giugno ci sarà il referendum sulla caccia. Dopo 25 anni di battaglie legali, i cittadini sono chiamati alle urne. La consultazione è stata indetta dal governatore Roberto Cota, ottemperando alle prescrizioni del Tar che il 10 febbraio scorso aveva ordinato alla regione Piemonte di fissare la data entro 15 giorni dalla notifica della sentenza. Il Comitato promotore aveva raccolto 60 mila firme nel 1987.
Il referendum non chiede l’abolizione della caccia in Piemonte, piuttosto di introdurre una serie di regole più rigide. Innanzitutto la limitazione al numero delle specie cacciabili. Il quesito prevede che rimangano cacciabili solo quattro specie: lepre, fagiano, cinghiale e colino della Virginia. Quest’ultima, però, nel frattempo è stata inserita nell’elenco delle specie protette a livello comunitario. Resterebbero, quindi, solo tre specie cacciabili.
Per quanto riguarda le altre specie, si continua a prevedere la possibilità di intervenire con abbattimenti di controllo se l’eccessiva presenza di fauna selvatica dovesse comportare danni all’agricoltura.

Altre limitazioni il divieto di caccia nella giornata di domenica e su terreno coperto da neve.
I referendari chiedono anche di ridurre i privilegi concessi alle aziende faunistico-venatorie. Nelle ex riserve private di caccia si possono abbattere animali in numero molto maggiore rispetto al territorio libero e il referendum vuole abolire queste deroghe. Nelle ex riserve private di caccia si possono abbattere animali in numero molto maggiore rispetto al territorio libero, non dovendosi applicare i limiti di carniere per molte specie. Il referendum vuole abolire questo privilegio per chi può permettersi di andare a caccia in strutture private.